EDUARDO FRA MESSINSCENA E RISCRITTURA 

EDUARDO FRA MESSINSCENA E RISCRITTURA 

Cinema Teatro Comunale Selene

Rotonda Via Don Saverio Laurita, Rotonda (PZ)

22 aprile 2024, ore 9.30

Con i Contributi di Giulio Baffi, Sabrina Fasanella, Alessandro Toppi

modera Silvestro Maradei

SALUTI

Silvestro Maradei – Presidente ACAV, organizzatore della manifestazione che porgerà i saluti 

Rocco Bruno – Sindaco di Rotonda (o suo delegato) 

Nicola Grande – Presidente Regionale UILT Basilicata 

Lello Chiacchio – Responsabile Centro Studi UILT Basilicata – presenterà l’attività che si svolgerà al pomeriggio e lo spettacolo “Le donne di Eduardo” che si terrà in serata.

(Circa 20 minuti)

INTERVENTI

Giulio Baffi dal 1990 è editorialista, critico e cronista teatrale della redazione la Repubblica, dal 2011 è Presidente dell’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro / ANCT, e dal 2013 è direttore artistico dell’Ente Teatro Cronaca. Ha fatto parte di storiche formazioni di ricerca teatrale. È stato Presidente dell’Accademia di Belle Arti di Napoli e docente di Storia della Regia e docente di “Esegesi dello spettacolo” alla Scuola di recitazione del Teatro Stabile Nazionale di Napoli, Docente per l’insegnamento di “Cinema, fotografia e televisione” al “Corso di Laurea in Scienze del Turismo” della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Federico II di Napoli. Ha diretto il Teatro San Ferdinando di Napoli ed è stato titolare della rubrica di critica teatrale dei quotidiani l’Unità e il Giornale di Napoli. Nel 1987 ha fondato e diretto il mensile “Noi a Teatro”.  È stato direttore artistico del Premio Massimo Troisi, del Festival Benevento Città Spettacolo, e di numerose rassegne ed iniziative di spettacolo, dal 2020 dirige la rassegna “Racconti per ricominciare”. Ha curato trasmissioni radiofoniche e televisive, collabora con periodici e riviste specializzate, è autore di pubblicazioni tra cui “Il camerino di Eduardo”, “Visti da vicino”, “Il Sik-Sik del 1979”, “Effetto Eduardo”, “Al lavoro con Eduardo”, e mostre su aspetti e personaggi del teatro italiano tra cui “Neapolitan entertainment”, “Tina Pica 1884-1968”, “Nino Taranto ha cento anni”, “Viviani rappresentato”, “La costruzione dell’illusione”, “Inediti di Roberto Bracco”.

Sabrina Fasanella redattrice della rivista online di informazione e critica teatrale Teatro e Critica (teatroecritica.net) diretta da Andrea Pocosgnich. Laureata in Mediazione Linguistica con una tesi sulle teorie e tecniche della traduzione dei testi teatrali, prosegue i suoi studi presso il Dams dell’università Roma Tre coltivando esperienze professionali in ambito radiofonico e teatrale. Già autrice e capoprogetto per il format radiofonico internazionale Europhonica e il podcast Next Generation (Fondazione Antonio Megalizzi per RaiPlaySound), dal 2021 entra nella redazione di Teatro e Critica. Collabora con diverse realtà della scena teatrale romana. 

Alessandro Toppi giornalista pubblicista, iscritto all’Ordine dei Giornalisti di Napoli, è Direttore Responsabile de La Falena, rivista semestrale di critica e cultura teatrale edita dal Teatro Metastasio di Prato; redattore di Hystrio, trimestrale di teatro e spettacolo e di Stratagemmi. Prospettive teatrali, collaboratore delle pagine napoletane de la Repubblica. Ha scritto articoli anche per Il Pickwick.itIl RidottoTeatri della Diversità, Lo Stato delle Città. Curatore del libro Factory. Ritratto umano di una compagnia (Cue Press, 2021). Ha al suo attivo diverse pubblicazioni con importanti editori. Gli ultimi lavori sono: Chi guarda fuori sogna, chi guarda dentro si sveglia. Intervista ad Alessandro Serra (in William Shakespeare, Alessandro Serra La tempesta. Dal testo alla scrittura di scena; Luca Sossella Editore, 2022); Lo scossone, l’approfondimento e lo specchio (prefazione a Mariano D’Amora Poetiche del conflitto in interno borghese. Il teatro anarcoide di Manlio Santanelli; MEA Eduzioni, 2023).

LETTURE

Francesca Vico è un’attrice formatasi all’Académie International des Arts du Spectacle di Carlo Boso e Danuta Zarazik. Ha iniziato il suo percorso di formazione sin da bambina con Casimiro Gatto e Giuseppe Maradei presso il Teatro della Sirena di Castrovillari. Terminati gli studi liceali, prosegue la sua formazione a Torino con L’Accademia dei Folli e il Tangram Teatro. Successivamente segue diversi seminari condotti da Edoardo Erba, Tindaro Granata, Francesco Colella, Roberto Latini, Silvia Battaglio, Doris Von Thury, Jean-Jacques Lemetre, Nikos Goudanakis, Serena Sinigaglia. A Napoli frequenta la scuola per attori del Nouveau Thèatre De Poche, dove intraprende e porta a termine un percorso biennale con Peppe Miale, Sergio Di Paola, Angela De Matteo, Leda Conti, Lorena Leone, Laura Zaccaria e Massimo De Matteo. Al concludersi del biennio, comincia ad approfondire ulteriormente la sua formazione prendendo parte ai training tenuti dall’associazione de Les Messieurs Utopiques di Lione. Il suo primo spettacolo scritto diretto ed interpretato è stato Canto anche se non mi ascolti.

ABSTRACT

Sabrina Fasanella redattrice della rivista online di informazione e critica teatrale Teatro e Critica (teatroecritica.net).

L’eredità di Eduardo: testimoniare e tenere in vita. Introduzione a Giulio Baffi e Alessandro Toppi

Incontrare Eduardo equivale a incontrare l’esperienza del Teatro a tutto tondo, dal pensiero al corpo, dalla parola alla tecnica, dalla tavola del palcoscenico al ruolo dell’arte nel mondo. In un celebre discorso agli studenti dell’università La Sapienza Eduardo disse che la morte non è il punto d’arrivo, ma il punto di partenza per chi verrà dopo. La sua morte è stato il suo punto di partenza nella vita degli altri: non solo degli artisti che si confrontano con le sue opere, rimanendovi fedeli o destrutturandole per farne opere originali, ma anche degli spettatori diretti e indiretti del suo teatro. Quanto più il “punto di partenza”, la scomparsa di Eduardo, si allontana nel tempo, tanto più abbiamo bisogno che qualcuno alimenti e faciliti il viaggio. Per questo il lavoro di Giulio Baffi e Alessandro Toppi, un lavoro di cura, ascolto, analisi e accurata restituzione, è prezioso. Mediatori tra passato, presente e futuro, i critici lavorano silenziosamente al servizio degli artisti e degli spettatori, custodi del futuro.

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Giulio Baffi dal 1990 è editorialista, critico e cronista teatrale della redazione la Repubblica, dal 2011 è Presidente dell’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro / ANCT.

Eduardo da vicino

Giulio Baffi è uno dei pochi critici teatrali a poter vantare la personale amicizia con Eduardo De Filippo. Nel suo libro, che sarà centro del suo intervento, Baffi racconta chi, come lui, ha vissuto il grande drammaturgo napoletano a fianco, sopra, sotto e dietro le tavole del palcoscenico. A lui e ai quarantacinque testimoni di Al lavoro con Eduardo il privilegio di essere ancora una volta protagonisti di un racconto straordinario durato decine di anni. Tutta la vita, cioè, che Eduardo ha dedicato al teatro, formando e segnando, con il suo esempio e le sue indicazioni, generazioni di “gente di teatro”, qualunque fosse il loro compito all’interno del complesso meccanismo della messa in scena delle sue commedie. Ho avuto la fortuna ed il privilegio di essere testimone del suo lavoro. Eduardo, mitico “Direttore”, paziente e molte volte impaziente, severo o cordiale con chi meritava rimproveri o elogi, rispettoso sempre del lavoro di chi gli stava vicino, prudente sempre, esigente sempre. Perché “il teatro è fatica” è stata regola ferrea della sua vita.

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Alessandro Toppi giornalista pubblicista, iscritto all’Ordine dei Giornalisti di Napoli, è Direttore Responsabile de La Falena, rivista semestrale di critica e cultura teatrale edita dal Teatro Metastasio di Prato

Dov’è Eduardo?

«Dov’è oggi Eduardo? È in Pupella, in Cecchi e nei teatranti-creatori che hanno dato dell’altro (e nelle direzioni più diverse) prendendo da lui, oppure in coloro che riallestiscono i suoi testi come fossero dei classici? E allora, come raccontare Eduardo: ricordandolo in cerca di un altro teatro italiano, oppure chiuso nella sua biografia infine risarcita dai riconoscimenti del sistema teatrale?». Lo chiede Claudio Meldolesi in chiusura del saggio eduardiano contenuto in Fra Tòtò e Gadda. Sei invenzioni sprecate dal teatro italiano. Dobbiamo chiedercelo anche noi. Oggi Eduardo dov’è? L’uomo fatto della sostanza della scena, l’impresario in perenne battaglia con l’impolitica culturale italiana e locale, il capocomico di compagnia in un sistema che le compagnie le boicotta, il teatrante in grado di prendere parola pubblica in difesa dei colleghi e delle colleghe più fragili (del loro mestiere, dei loro diritti). Proveremo a rispondere, coniugando i verbi non al passato ma al presente, scrutando l’orlo del suo viso nei volti degli attori che oggi hanno quarant’anni, poco più o poco meno, e concentrando infine l’attenzione su due spettacoli (Tavola tavola, chiodo chiodo… di Lino Musella e Natale in casa Cupiello di Lello Serao e Luca Saccoia) che – oltre ogni oleografia e ogni presepialità – ci hanno detto che un Eduardo (in)fedele e inatteso, rigoroso e di alta qualità scenica, è davvero possibile. Adesso. 

(Totale interventi: circa 90 minuti)

(Eventuali interventi del pubblico: circa 20 minuti)